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William Dollace

William Dollace | Writer

Nasce nel 1979. Collabora quale redattore con la rivista “Alieni Metropolitani” e la rivista cinematografica trimestrale UZAK.

Nel 2010 per Casini Editore [Roma] ha pubblicato “Delirio Cinefilo” [358 pagine, illustrato, brossura], un compendio di ossessioni cinematografiche.

Ha scritto recensioni per Filmscoop e collaborato con Archivio Kubrick. Il suo blog personale è William Dollace Productions, il suo blog a quattro mani di short stories è Zerovirgoladueperiodico.

Nel 2008 la rivista Carmilla On Line ha pubblicato alcuni suoi pezzi con un’introduzione di Giuseppe Genna che ha scritto di lui: “Quando il talento è profondo, smuove corde intime, spiazza, mette in discussione le certezze che manutengono una vita alienata com’è la mia, allora entro in contatto con un principio di salute. La scrittura per me porta salute, quando si tratta di scrittura autentica. E cos’è una scrittura autentica? Per rispondere non basterebbe stendere un trattato, però è possibile fornire esempi. Come la scrittura di William Dollace, incontrata sul Web, che mi ha incantato, sbalestrato, fatto pensare profondamente ai limiti dello stile a cui guardo. Archi sinaptici allo stato puro. Assoni linguistici elettrificati. Mi sono trovato davanti a una testa vorticosamente pensante e a un orecchio metrico istintivo ma sapientissimo. Si incrociano autori che ritengo fondamentali, da Kafka a Miller a Burroughs a Ginsberg, da Pynchon a Foster Wallace a Hoellebecq, mentre le riflessioni si muovono tra cinema (una meditazione continua), letteratura, filosofia ed estetica, piano apparentemente sociologico, richiamo teologico. Ogni riflessione è, a ben vedere, una narrazione. Mi limito a segnalare questo autore. Se fossi un editore, non mi lascerei scappare un talento del genere. Però non sono un editore: sono un lettore. William Dollace mi legittima a pieno in questa condizione, e non ho che da ringraziarlo. Potete leggere i suoi blog ufficiali. Qui mi limito a riportare alcuni testi, scusandomi per la superficialità con cui lo faccio. Bisognerebbe aprire una discussione, sulla proposta letteraria di William. Coincide con proposte che stanno facendosi pressanti.”