Great Jones Street – Don Delillo
Non puoi sfuggire. Puoi nutrire e accarezzare l’idea di vivere in isolamento. Una solitaria corroborante ascetica solitudine, ma ti sbagli. Tutto ciò che hai vissuto, le persone che hai incontrato, i discorsi che hai pronunciato, sono parte di te come una cicatrice. Un segno tangibile che non si è limitato a marchiare la tua esistenza… ha fatto di più: ha tessuto intorno ad essa una rete invisibile e fittissima di...
Il libro dell’amore proibito – Mario Desiati
Recensione di Giorgio Michelangelo Fabbrucci In una nazione dove il consumo di viagra supera il rapporto uno a uno con la popolazione, dove esistono riviste e trasmissioni specializzate in fatti di cronaca nera in cui l’indagine giornalistica dissacra con ossesione l’altrui privacy, e dove romanzetti erotici di dubbia qualità scalano per mesi le classifiche, trionfando sugli scaffali dei supermercati con le loro copertine...
Ella
Continuavo a riflettere sull’opportunità di acquistare dei cordini per occhiali. Privo di determinazione, mi angosciavo nel dubbio dell’acquisto. Senza uno spicciolo, mi aggiravo tra gli spazi vuoti del quartiere. Volumi di nebbia. Sagome immobiliari. Camminavo quieto, seguendo il tracciato coatto del marciapiede, lontano dai giardini pubblici delle piazze razionaliste. La città studi. Le finestre: rettangoli come fiaccole...
Valparaiso – Don DeLillo
Recensione di Giorgio Michelangelo Fabbrucci Livia pedala sulla sua cyclette. Un rito quotidiano, ossessivo, che si svolge in un ambiente domestico trasfigurato in palco: televisivo, più che teatrale. I cavi, come fasci di nervi, trasportano la luce pulsante degli apparecchi. Occhi elettrici e soli artificiali, che illuminano freddi la banalità del quotidiano. L’ovvio diviene luminescente, quasi pubblicitario; slogan ossessivo...
Garbageland – Juan Abreu
Recensione di Giorgio Michelangelo Fabbrucci Ho conosciuto Juan Abreu in ufficio. Lorenzo Gelmi (mio collega, che in questa sede ringrazio con infinita riconoscenza, citandolo per nome e per cognome, avendomi reso noto un autore di tale caratura) me lo ha presentato così: “leggilo, è bravo ed è completamente fuori di testa“. Introduzione corretta, che vorrei però esasperare sostituendo i due epiteti con i seguenti:...
Pochi centimetri di cielo
Racconto breve di Giorgio Michelangelo Fabbrucci Le vicende narrate sono tratte da 140.000 storie vere l’anno (100% Made in Italy) Pochi centimetri di cielo, imperlati di sudore, coronati da una chioma rosso fuoco. Il regno dei cieli mi si presentò così. Un movimento sussultorio costante, interrotto da dialoghi monotoni, quasi sempre identici ai precedenti, tra sbuffi grigi di aliti invernali e labbra rugose di rossetto....
Ragazzi di Vita
Recensione di Giorgio Michelangelo Fabbrucci In tutte le storie vi è un confine. Pasolini vi entra e ne racconta il chiaro scuro. Roma, il limitare della città. Ruspe, stracci, polvere, calcinacci insanguinati: la capitale saluta per sempre la sua anima. Vi sono luoghi dove si consuma l’addio. La campagna si ritrae, scavata, assaltata, impalata, dai tondini di ferro e dalle colate di cemento. La promessa del benessere è alle...
Il Gobbo e il Leone
Racconto breve di Giorgio Michelangelo Fabbrucci La vita è dura, ma non abbastanza da non lasciare spazio ai sogni. Una parte di me ha sempre desiderato essere come lui. Lo ammiravo di soppiatto, dalla mia finestra, scostando la tenda lisa. Gobbo, con il suo abito elegante, la calvizie incipiente e poche gocce di pioggia a imperlare quella sua ventiquattrore di pelle sdrucita. L’avvocato gobbo era in pace con il mondo. Con la...