Innescate considerazioni sul presente, un manifesto
di William Dollace Dopo aver assistito al decesso delle ultime scorie di televisione, emblema dell’infinito intrattenimento pre-web, è umano troppo umano il sorpasso istantaneo del carro funebre televisivo che faccia fuoco sulle corsie d’emergenza, svelando la materia strutturale delle riproduzioni del nostro io seriale e del degrado graffiante dei suoi derivati. Attraverso la lettura delle nostre radiografie dismesse nasce il nuovo...
Gone Girl, di David Fincher
Gone Girl, come uno Yates che esponenzialmente implode nella gabbia che si è costruito, è un orologio perfetto, sincronizzato, un teatro americano smerigliato in cui vanno in scena figli che fanno prestiti ai genitori borghesizzati dalle apparenze e dalle apparenze affossati come carne status da macello, in cui sono i media e i selfie a dare o meno la pena di morte, in cui la vita e la morte sono un gioco calcolatissimo da predoni...

MOMMY, di Xavier Dolan
“Quando pensi ai più grandi momenti di un film, credo che quasi sempre sceglierai quelli che hanno a che fare con le immagini piuttosto che con le scene, e di certo mai quelli incentrati sulle parole. Ciò che un film fa meglio è utilizzare le immagini con la musica, e credo che questi siano i momenti che si ricorderanno.” Stanley Kubrick Mommy è puro Cinema in preda all’estasi della visione, che incendia la carta da...
Scopri i miei occhi affinché io guardi
Addormentarsi sulla sedia in Bianco e Nero, catarsi dall’alto di mattoncini del piccolo vivere disseminato accalcato, movimenti in cali improvvisi di mutismo, degenerazione di tessuti orlati e cani addobbati, l’Occhio-Documento in spostamento_traslazione – sono le barche a muoversi o la boa a farlo – mentre le barche rimangono immobili nella loro mobilità passiva e telecomandata quanto un meccanismo che porta le marionette-schermo...
Polvere da sparo senza miracoli
“Quante volte sono rimasto disteso, con la pioggia sopra un tetto sconosciuto, a pensare a casa.” William Faulkner Avevo passato la notte in Motel a sbronzarmi di Mignon, la mattina avevo pagato e me n’ero andato con la mia Chevrolet scassata, blu come un cielo stinto, proprio quello sopra la mia testa arresa. La raffineria si stagliava in questo utero stantio di orizzonte, mi fermai a pisciare e la guardai atterrito e...
XY
Abbandono al paesaggio ipertecnologico, innesto di automatismi, illuminazione artificiale, solitudine, luce astronomica che bastarda calcia il cielo, tutto questo è l’universo polimorfico di Xiao Yang. La notte è la dimensione prediletta, un groviglio di anime come finestre illuminate che forano i palazzi, come occhi a LED che pattugliano la superficie urbana, immobili, anodizzati. La città è una tomba verticale di molteplicità...
Buio feroce – Harold Brodkey
“[…] il critico, uomo o donna che sia, ha un esercito di lettori, intere falangi, praticamente. Ma uno scrittore è solo, è una bestia sacrificale, è un pazzo e uno sciocco. Oppure è un moribondo o un ubriacone”. Questo buio feroce, Harold Brodkey Quanto “Blue” è il testamento cinematografico di Derek Jarman, tanto “Questo buio feroce” è l’autobiografia a propria mano della morte di Harold Brodkey, una morte dal nome...
Fino alla precisione del silenzio di Mark Rothko
Dall’inviato alieno William Dollace Mi lascio sedurre dall’ultima parte della Mostra di “Pollock e gli Irascibili” a Palazzo Reale a Milano. Mark Rothko accede alla mia vista dietro un intercalare di pareti grigio scure, indosso la cuffia, premo il tasto play, alzo la testa, ed è subito un ipnotico incedere nell’uni(in)formale disinformato per(forma)nte disinformante informale tumore di colore. Non sono...