Cormac McCarthy, Suttree e David Foster Wallace
Ci sono voluti trent’anni perché i lettori potessero trovare in libreria la traduzione italiana di Suttree. Salutato come «il più esilarante e il più insopportabilmente triste dei libri di McCarthy» e «insuperato nella letteratura americana» (Stanley Booth) o più semplicemente come «il capolavoro di Cormac McCarthy» (Roger Ebert), Suttree occupa senz’altro un posto di rilievo nella produzione letteraria dell’autore...
Intervista a EDOARDO NESI, traduttore di “INFINITE JEST” (D.F. WALLACE)
“Mario si era innamorato di Madame Psycosis fin dai primi programmi perché gli sembrava di ascoltare una persona triste che leggeva a voce alta le lettere ingiallite che aveva tirato fuori da una scatola da scarpe durante un pomeriggio piovoso, roba di cuori spezzati e gente amata che muore e dolore Americano, roba vera. È sempre più difficile trovare arte che riguardi le cose vere.” (David Foster Wallace, Infinite Jest, pag. 788)...
LIBERO CONTRAPPUNTO INTORNO A INFINITE JEST
La notizia non è confermata ma pare che Louis Armstrong (quel Louis Armstrong, quella la tromba e quelle guance gonfie di puro genio…) alla domanda Cos’è il jazz? rispose: Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai. Sento il dovere di premettere che non ho nulla contro l’amico Marco Arcieri, che con i suoi ritratti letterari (non posso limitarmi a definirli semplici recensioni) spesso accompagna i lettori nel meraviglioso...