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Un impero del cazzo [divagazioni su Shame, di Steve McQueen]
Gen11

Un impero del cazzo [divagazioni su Shame, di Steve McQueen]

di William Dollace La città onnisciente, la città impero, che vigila distratta sulle incombenze delle marionette, che scalda i cuori e i coiti notturni implosi con il sangue sonoro che si fa voce e finestre accese, il brulicare, incessante, del nostro battito cardiaco che si fa similitudine con la suite del compositore Harry Escott, questo è Shame, un pompino disperato a New York. Un imponente trattato sull’urbanistica notturna del...

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La vita in tempo di guerra
Gen08

La vita in tempo di guerra

di William Dollace “Vivo in uno stato di costante ironia!” [da Happiness] Life During Wartime di Todd Solondz è il racconto insolente del disfacimento delle locandine delle vite di burattini parlanti. Solondz abbatte e celebra in questo trattato antropologico ripiegato sul Cinema la Civiltà di un’immagine dal fetore sgradevole. La superficie patinata di questo festival degli orrori produce una discarica di sorrisi sotto attacco da un...

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Happylessia
Gen08

Happylessia

di Stefano Tesk Rosa Happiness (1998) di Todd Solondz non è una “soap–opera” sull’infelicità, bensì una infelice recita sulla felicità. Un abrasivo detergente intimo con il quale ripulire le bocche al botulino dell’American Way of Life. Le relazioni personali sono estorsioni morali condivise ed accettate in un masturbatorio corto circuito emozionale e dalle quali non v’è via d’uscita, se non nella perseveranza perpetua. Le menzogne...

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Catastrofe catodica collettiva
Gen06

Catastrofe catodica collettiva

di Stefano Tesk Rosa The Atrocity Exhibition è l’esperimento di Weiss nel trasporre cinematograficamente il condensato e sperimentale romanzo di J.G. Ballard del 1970. Lo zoom del regista ingrandisce morbosamente i concetti Ballardiani fino a sfuocarne i contorni, sospendendone il tempo in una fluttuante realtà completamente appiattita nella sua profondità. La relazione con un immaginario mediatico ha sovrapposto e intersecato i piani...

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Gone Girl, di David Fincher
Dic22

Gone Girl, di David Fincher

Gone Girl, come uno Yates che esponenzialmente implode nella gabbia che si è costruito, è un orologio perfetto, sincronizzato, un teatro americano smerigliato in cui vanno in scena figli che fanno prestiti ai genitori borghesizzati dalle apparenze e dalle apparenze affossati come carne status da macello, in cui sono i media e i selfie a dare o meno la pena di morte, in cui la vita e la morte sono un gioco calcolatissimo da predoni...

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MOMMY, di Xavier Dolan
Dic21

MOMMY, di Xavier Dolan

“Quando pensi ai più grandi momenti di un film, credo che quasi sempre sceglierai quelli che hanno a che fare con le immagini piuttosto che con le scene, e di certo mai quelli incentrati sulle parole. Ciò che un film fa meglio è utilizzare le immagini con la musica, e credo che questi siano i momenti che si ricorderanno.” Stanley Kubrick   Mommy è puro Cinema in preda all’estasi della visione, che incendia la carta da...

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