Luciano Bianciardi – La vita agra
«I miracoli veri sono quando si moltiplicano pani e pesci e la gente mangia gratis tutta insieme» Sono tanti anni ormai che scrivo per Alieni Metropolitani e, che si trattasse di un’opera di Kafka o Ionesco, di Philip Dick o di William Faulkner, di Calvino o Beckett, di Svevo o Joyce, ne ho sempre analizzato le peculiarità a partire da un senso di disorientamento e di mancanza, con un particolare riguardo a tutti quei temi e motivi...
Lo sguardo obliquo di Gianmarco De Chiara
Un saggio breve di Andrea Corona Nel corso di un’intervista rilasciata all’ex aliena metropolitana Carlotta Susca, Vittorio Giacopini ha dichiarato: «Critici e giornalisti pretendono il romanzo (o il racconto o dio sa cosa) che illumini il presente, la realtà, ma sotto sotto vogliono un articolo di giornale in bello stile spacciato per illuminata visione delle cose che ci circondano. Alla fine, lo scrittore in questa ottica è un...
Counseling
«Che ne dice di parlarmi di un ricordo precoce della sua infanzia?» domanda il consulente psicologico, mentre studia il cliente che gli sta di fronte. Questi siede in atteggiamento amichevole e per nulla ostile, e sembra molto più a suo agio rispetto al precedente incontro. Tuttavia si muove a scatti, con gesti decisamente nervosi. Di tanto in tanto strofina le mani sulle gambe, per asciugare i palmi sudati. Ha gli occhi un po’...
Quando «il popolo manca». Una nota (stonata) tra pubblicità e arte
1. Essi (non) vivono. «Il consumismo come sistema di valori trionfante e unificante, fine a se stesso, trasforma l’umanità in una grande giostra pubblicitaria. La completa amnesia dei valori naturali porta l’uomo ad utilizzare il proprio corpo ed i propri sentimenti per rappresentare le mode e le necessità contingenti». Questa bella frase del collega Giorgio Michelangelo Fabbrucci (tratta dalla recensione di Garbageland) ricorda la...
La scrittura tra il sogno e il vuoto
Saggio breve di Andrea Corona «Nel sogno l’anima, libera dal corpo, si tuffa nel kosmos, si immerge in esso e si fonde al suo movimento in una sorta di unione acquatica» Maurice Blanchot concepiva la letteratura come creazione del linguaggio, il quale ha un potere ‘negativo’ in quanto ‘annienta’ l’oggetto nominato (cfr. M. Blanchot, La scrittura del disastro, Milano, SE 1990). L’esperienza letteraria autentica si configura...