«Maledizione!» esclamò il Rettore, picchiando un pugno sul tavolo. «Ne è sicuro?»
«Purtroppo sì. Le vendite dei rilevatori e delle termo-camere sono aumentate, ma non di pari passo con quelle dei fotomoltiplicatori e delle camere di Kirlian.»
«Va bene, va bene» disse seccamente, «m’inventerò qualcosa.»
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«Buongiorno» esordì il ragazzo con un filo di voce. «Ho un appuntamento col Dottor Majrani.»
«Col Direttore? Ma sei sicuro?»
«Sì, sì, ha detto che mi avrebbe ricevuto alle undi…»
«Va bene, ma ora è in riunione. Siediti lì e aspetta.»
Il ragazzo annuì e cercò una sedia, ma l’unica libera era in fondo alla sala d’aspetto. Andò a sedersi e, nell’attesa, iniziò a sfogliare il suo libro preferito, dal quale non si separava mai.
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«A partire da questa sera, per il nuovo ciclo sul paranormale di ESP Network, incredibili filmati e fotografie di fantasmi. Vediamo un’anticipazione nel prossimo servizio…»
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«Giovanotto, Giovanotto! Ma mi senti? Dico a te!»
«Sì, sì, mi scusi, stavo leggendo e mi sono distra…»
«Il Direttore ti sta aspettando!»
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«…Come è riuscito a catturare in maniera così nitida e direi, inoppugnabile, l’immagine del fantasma? Si è valso di qualche speciale apparecchiatura?»
«Assolutamente sì. Per fortuna avevo con me il mio rilevatore di onde elettromagnetiche e la mia termo-camera.»
«Ed è stato con la termo-camera che ha scattato quelle foto?»
«Sì, esatto. In genere mi avvalgo di telecamere a infrarossi e filtri speciali per le macchine fotografiche, e non meno indispensabili sono i rilevatori di campi elettromagnetici e la termo-camera, con cui effettuo fotografie a scansione termica…»
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«…E così vorresti proporti come autore televisivo? Ma che esperienze hai?»
«Sono laureato in Scienze della Comunicazione, con tesi in Teoria e Tecniche della Comunicazione di Massa… Lo so, sono consapevole del fatto che il mio curriculum non sia superiore a quello di tanti altri neo-laureati, ma… vede… io sono un ricercatore indipendente. So tutto. Tutto ciò che concerne il mistero, l’ESP, gli…»
«Cosa? L’ESP? E che cos’è?»
«Sì, Direttor Majrani, l’ESP. L’Extra-Sensory Perception.»
«Ah, sì.»
«E, inoltre, credo di conoscere il segreto.»
«Il segreto? Che segreto? Il segreto dell’esistenza aliena?»
«No. Il segreto per tenere la gente incollata alla tv.»
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«Magnifico Rettore… Sono desolato, ma quest’anno avremo avuto a stento 20.000 tesi di laurea in Metodi Informatici Applicati alla Ricerca Ufologica, cioè neanche due terzi rispetto allo scorso anno accademico».
«Che i tesisti fossero in leggero calo lo sospettavo, perché anche i miei corsi online hanno meno iscritti. Ma non è l’interesse per l’ufologia a preoccuparmi. “UFO Today” vende ormai 70.000 copie al mese, vale a dire che la rivista ha incrementato le vendite del 400% nell’ultimo biennio…»
«Ah, ottima notizia davvero. Ne sono lieto.»
«E anche in televisione le cose vanno per il verso giusto. Basti pensare che “Aliens” e “Life on Mars” hanno superato tutti i record in termini di abbonamenti in pay-per-view.»
«Benissimo.»
«No, gli UFO vanno bene, ma dobbiamo rinverdire l’interesse per i fantasmi, per gli angeli e per le possessioni demoniache.»
«Ah, a proposito: soltanto 3.000 tesi di laurea in Fenomenologia dell’Esperienza Extracorporea nell’ultimo semestre…»
«Va bene, va bene, ho capito. Ora, per cortesia, ho bisogno di restare un po’ da solo per pensare…»
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Il ragazzo aveva un modo di parlare, di fare di porsi, che trasmetteva ansia… “È ansiogeno” pensava tra sé e sé Majrani. E poi quello sguardo spiritato…
«…Capisce? Si fonda tutto sull’efficacia del meccanismo del ti vedo/non ti vedo, nel senso che il successo di UFO, fantasmi e angeli rimarrà inalterato finché la loro esistenza non potrà essere smentita né confermata. Mi segue? Il punto di forza dell’ufologia, in sostanza, è proprio il fatto che si basa su oggetti non identificati, così che l’ufologia è la scienza… anzi, la “scienza”, che ha per oggetto oggetti che… che non si capisce cosa sono. E così, nel momento stesso in cui si dovesse capire, ecco che la cosa non sarebbe più di pertinenza dell’ufologo… Si tratti di un pallone aerostatico, o si trattasse anche di un’astronave…»
«…Sì…»
«L’ufologo è pertanto un frustrato che non può mai afferrare e toccare con mano l’oggetto dei suoi studi, che nel migliore dei casi, quand’anche fosse accertato che si tratta di un velivolo non conosciuto e non di una mongolfiera, lo studio dell’oggetto gli verrebbe sottratto e consegnato a scienziati, militari e servizi di intelligence. Ma, ma, ecco, il successo dell’ufologo d’altro canto è basato proprio su questa ambiguità, quella dei puntini bianchi e neri in cielo… è un simbolo dei nostri tempi… La forza della vacuità…»
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«…Binocolo all’infrarosso… micro-radar… camera di Kirlian per comparare l’aura degli esseri umani e degli esseri vegetali!»
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«Certo, capisco… La forza della vacuità… Ma, vedi, stai dimenticando la cosa più importante di tutte…»
«Ah, sì? E cosa, mi dica…»
«…Che sei uno STRONZO! UN FARABUTTO! TESTA DI CAZZO!»
«…ma-ma-ma-ma…»
«LADRO! DOV’È FINITA LA BANCONOTA CHE AVEVO MESSO SUL TAVOLO?!»
«…ma quale ba-ba-ba….»
Mentre il ragazzo diventava sempre più pallido, il direttore di rete si faceva via via più paonazzo. E intanto le grida e gli improperii arrivavano fin negli studi televisivi vicini.
«PORTATELO VIA! VIA! LEVATEMELO DAL CAZZO! M’HA PRESO I SOLDI DAL CASSETTO!»
Pur notando l’evidente incongruenza relativa alle affermazioni del Direttore, l’aspirante autore televisivo non poté far altro che alzarsi e allontanarsi di sua sponte prima di essere buttato fuori con la forza da qualcuno dei presenti, fra cui diversi energumeni approssimatisi all’ufficio di Majrani.
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«…Termometro digitale… gesso e farina per le impronte… penetrometro!»
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Mentre si allontanava dagli studi televisivi, con sua sorpresa il ragazzo venne fatto richiamare da Majrani. A quanto pareva, il Direttore aveva ritrovato le banconote mancanti. Nondimeno, nonostante non ci fossero più dubbi sulla sua innocenza, mentre riprendeva la via dell’ufficio di Majrani non mancarono al suo indirizzo occhiate cariche di sospetto e circospezione.
«Eccoci di nuovo qui. Prego, prego, accomodati» fece compiaciuto l’artefice di quella messinscena.
«Scusi, ma perché mi guardano tutti così? Ha detto che i soldi non li ho presi io, che non sono mai spariti…»
«Certamente! Ma l’ho detto solo dopo aver affermato il contrario! E dopo averlo fatto credere per diversi minuti!»
«Ma… questa è ingiuria bella e buona!»
«No, questa è la lezione che ti serve se vuoi fare questo lavoro!»
«Scusi, ma non la seguo… In che modo farmi passare per ladro…»
«Non è questo il punto. Se vuoi tenere la gente incollata alla tv, allora devi far credere che le tue affermazioni siano vere. Devi usare un tono assertivo, devi esclamare, dare per certo, gridare la notizia! Anche se non hai prove, come nel caso di avvistamenti alieni, di angeli e demoni!»
«Ma no… come si fa? È il meccanismo del ti vedo/non ti vedo che…»
«Ma quale ti vedo e non ti vedo!» esclamò seccato Majrani. «È sempre lo stesso il problema con voi laureati! Credete di sapere tutto quando non sapete una cippa!»
«Mi scusi, ma…»
«Sta’ zitto per un minuto e ascolta. Consideriamo quel che è appena successo.»
«Intende dire le banconote…»
«Sì, il furto.»
«Ma non c’è stato nessun furto!»
«Sì, invece! Anche se solo per cinque minuti, tu sei stato un ladro. Il pensiero della tua innocenza non ha sostituito questo primo pensiero, capisci? Non l’ha scalfito, non ne ha affatto preso il posto, non l’ha scalzato dalle loro menti, si è solo aggiunto dopo, in un secondo momento. Ma, nelle testoline di cazzo dei miei collaboratori, tu sei un ladro. E poi sei anche un innocente, certo. Ma sei entrambe le cose. E la prossima volta che qualcuno qui dentro perderà dei soldi, stai certo che i sospetti cadranno tutti su di te.»
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«…Ogni giorno decine di migliaia di persone cercano queste parole sui motori di ricerca! Ogni giorno centinaia di migliaia di persone leggono queste parole su giornali e riviste! Ogni giorno milioni di persone sentono queste parole in televisione!»
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«Capisco… Dunque bisogna dare le notizie per certe… e poi magari smentirle dopo una pausa pubblicitaria… Notizie di avvistamenti UFO, ad esempio, o di mostri, di fantasmi…»
«Oh! Ora ci capiamo! E il bello è che la pausa fra la notizia e la sua smentita non deve necessariamente essere così breve. Ragazzo, non pensare solo alle pause pubblicitarie, pensa in grande! Noi annunciamo uno scoop di dimensioni planetarie, e dichiariamo che fra un mese o due daremo la notizia dell’esistenza di forme di vita extraterrestri, forme di vita intelligenti, con tanto di prove inoppugnabili.»
«La seguo…»
«Nel corso della futura trasmissione le prove definitive ovviamente non verranno date, ma intanto avremo bombardato gli spettatori con la promessa di foto, filmati e registrazioni senza precedenti.»
«Ma in questo modo la gente non si sentirà presa in giro da tutte queste bufale? Non si stancherà prima o poi?»
«Ma allora sei proprio uno zuccone! Ma no! No che non accadrà, perché quel che noi realmente facciamo è creare un pregiudizio. Un po’ come nel caso di un geloso cronico, per capirci: se l’idea fissa di essere tradito è il suo presupposto, allora sarà proprio il fatto di non venir tradito oggi a convincerlo che verrà tradito domani! Partendo dal presupposto di essere tradito, e non venendo tradito né il lunedì, né il martedì e né il mercoledì, ecco che, anziché darsi pace, si convincerà a maggior ragione e con maggior vigore che verrà tradito il giovedì!»
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«…Io ho reso tutto questo materia di dibattito accademico… Io ho reso tutto questo materia di dibattito politico… Io ho fondato il primo social network interamente dedicato al mistero! E tutto grazie a…»
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«Tutto chiaro? Allora torna domattina alle sette e trenta. Ti prendiamo per un periodo di prova e così vedremo come te la cavi. Ma, prima di andare, tieni… Quando prima sei corso via ti è caduto questo libro…»
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«…“World of Strange Phenomena”… il libro della mia vita… il libro da cui ha avuto origine la mia passione per il mistero… il libro da cui ha avuto origine tutto questo!»
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