Racconto minimal di Giulia Costi
Ci sono giorni in cui la vita ti lega le mani dietro la schiena mentre ti prende a schiaffi in faccia. E fa così male che, a volte, vorresti solo che tutto finisse, perché nulla ha più importanza se non la fine del dolore. Mentre la vita ti prende a schiaffi in faccia, chiudi gli occhi per farti forza e resistere qualche secondo in più. Non vedi più nulla. Non vedi la serenità di un’ape che vola su una rosa, o il vento che muove le fronde degli alberi. Non vedi più nulla perché il dolore acceca. Ma no, non riaprire gli occhi! Perché il mondo che conoscevi è stato corrotto dalla sofferenza, perché le api sono creature velenose e aggressive, e perché il vento ti colpisce il volto con un freddo scudiscio che fa piovere solo altre lacrime. Se apri gli occhi, tutto ciò che vedrai sarà il pugno allo stomaco che ti toglie il fiato, che ti butta a terra in ginocchio e che ti fa rimpiangere di non essere morto prima.
Si chiama presa di coscienza. Non è colpa del mondo. Sei tu a non essere all’altezza dei tuoi sogni, e prima lo accetterai, meglio sarà. Smettila di pensare, smettila di lottare contro i mulini a vento della tua anima burrascosa. Forza, in riga insieme agli altri! E vivi a testa bassa, perché chi non guarda il cielo non vede la luce delle stelle.
Giulia Costi [email protected]
1 dicembre 2013
A me è piaciuto molto, complimenti all’autrice ! Miao