Racconto breve di William Dollace
Al Lenny Market tutto è come te lo aspetti. Ti accoglie il reparto frutta e verdura dove non devi sbatterti a pesare alcunché perché verrà pesato alla cassa. Ti basta infornare le cose nei sacchetti di plastica separate per varietà. Al Lenny Market stamattina ho visto le fragole, e con una sapiente mossa di marketing a fianco alle fragole era stata messa proprio la panna, quella che compri per le fragole mentre poi ti ritrovi a sparartela in bocca di nascosto che è una goduria. Al Lenny Market dopo la frutta e la verdura vengono le paste fatte in fabbrica dove c’è scritto pasta fatta in opera, i formaggi, le mozzarelle comprese Bufala e trecce di ogni tipo, i salumi. Al Lenny Market puoi ascoltare la radio e gli annunci personalizzati. C’è sempre qualcosa in offerta, sempre qualcosa da scoprire. Al Lenny Market, perdonatemi la confusione solo mia perché in realtà là dentro, davvero, tutto va come e dove deve andare, si prosegue con il pane, le pizzette, i taralli, i crakers (di tutti i tipi e varietà), latte, zucchero, farina e vasetti di ortaggi e specialità. Mi permetto di segnalarvi i carciofi rustici, scatenano dipendenze laddove non pensavate di soccombere. Al Lenny Market poi c’è l’acqua, a me piace portare la Sant’Anna, ma per esempio alla mia compagna davanti piace la Guizza e la Neve, rigorosamente al naturale. Quando ero nella mia vecchia fabbrica non c’era l’acqua naturale. E questa è sempre stata una cosa che mi ha fatto incazzare. Anche perché si strafogavano di Lugana e lasciavano a me nei rari spostamenti acqua che non mi piace portare. Ma ri-eccomi. Al Lenny Market ogni posizione, ogni varietà, è immutabile, ma in evoluzione, ci sono ogni giorno, ogni anno, e mi sento veramente confortato, è come la serenità di una confessione, ma colorata, perdonabile, e senza preghiere da recitare. Vedo dal parcheggio le vecchie andare a Messa la domenica mattina, io sto al Lenny Market, magari mi va di raccogliere altri rotoloni di scottex, magari mi faccio un giretto e noto un nuovo carpaccio di manzo che solo a vederlo promette una redenzione di freschezza. Al Lenny Market la sabbietta per i mici è economica e magica. La cacca fa le palline e il tutto viaggia che è un piacere. Al Lenny Market puoi fare la tessera, e fanno sconti, ma subito eh, senza pippe e lotterie. Il mio reparto preferito sono i liquidi, prima analcolici, il succo di frutta per la colazione, l’unico multivitaminico che piace, e poi gli alcolici. Ci sono due vini bianchi ottimi, li riconoscerete dal prezzo, e poi un vino bianco sudafricano che sa il fatto suo. C’è anche un vino rosso che mi dicono di aver visto al cinema lo scorso weekend nel film di Paolo Sorrentino e che subito ho fatto notare sbandando alla ragazza che spingeva. Poi magicamente, scusate il divagare, senza dogana né frontiera si arriva ai superalcolici, grappa, Aperol, etc., e un rum fantastico che dispiega piccoli mondi sudamericani fra le topaie di pensieri che vi attraversano seduti sul divano. Solo alla fine affronterete il reparto surgelati, in modo da non scongelare i vostri acquisti fino al vostro ritorno a casa quando soddisfatti riempirete il congelatore di mezzancolle che troverete vicino ai Surimi, filetti di platessa, funghi, scatoline verdi di cipolla tritata misto per soffritto e prezzemolo, i gelati 12x, le cotolette di merluzzo. Al Lenny Market le luci al neon non vi fanno sentire alieni sbarcati in una astronave ovattata, al Lenny Market si sorride e ci si sposta volentieri quando la ragazza con la maglietta marcata vi fa notare con il solo sguardo che siete in mezzo alla corsia e lei sta lavando i pavimenti. Al Lenny Market se mi vuoi ti servono due euro di moneta, e se vai alle casse per farti cambiare una banconota sono gentili e ti accontentano sorridendo. Al Lenny Market ci si aiuta, si fa poca coda perché le cassiere sono veloci e se siete soli e avete tante borse e non avete me potete anche fare un paio di giri alla macchina, giusto per non staccarvi le braccia dal corpo, lasciando tutto quel ben di dio, sparso sull’asfalto. Il Lenny Market è una garanzia, parola di carrello della spesa.
William Dollace [email protected]