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Speciale Libri da Salvare

Inizia un nuovo anno, e con gennaio gli Alieni Metropolitani si sono chiesti: “Se il mondo fosse finito, ma l’umanità si fosse salvata, da quale libro potrebbe ricominciare?”.

Ecco lo Speciale “Libri da Salvare”, nel quale, ognuno di noi, tra mille contraddizioni e sacrifici, ha deciso di salvare un solo testo, condividendo con i lettori ragioni e motivazioni.

Di giorno in giorno, per questa settimana, inseriremo nuovi testi.

Nondimeno vi invitiamo fin da ora, nello spazio lasciato ai commenti “What do you think?”, a condividere con tutti i lettori del portale, la vostra personalissima risposta alla domanda: quale libro salveresti?

OPERE SALVATE

Lezioni Americane – Italo Calvino

Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar

Opinioni di un Clown – Henrich Boll

Don Chisciotte della Mancia – Miguel de Cervantes

Delitto e Castigo – Fedor Dostoevskij

Di cosa parliamo quando parliamo d’amore – Raimond Carver

La Nausea – Jean Paul Sartre

 

 

Author: Alieni Metropolitani

Gli Alieni Metropolitani non cercano soluzioni. A volte ne trovano… é irrilevante. Appartengono alla Società e con sguardo consapevole ne colgono l’inconsistenza. Non sono accomunati da ideologia, religione o stile di vita ma da una medesima percezione del mondo. Accettano i riti della vita, riuscendone a provare imbarazzo. Scrivere! Una reazione creativa alla sterile inconsistenza del mondo.

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6 Comments

  1. La strada di McCarthy è per me, un libro essenziale. Crudo e lirico allo stesso tempo,uomini ridotti alla loro cifra non più divisibile, la natura devastata e impassibile.Dietro e dentro questo capolavoro,ho visto scintillare una pietra preziosa per tutti, la speranza in un nuovo inizio,in un nuovo modo di convivere con gli altri.I grandi libri sono stati e sono occasioni per ricomiciare a vivere in un Mondo Nuovo. Noi siamo già dei sopravvissuti,quando crediamo che le idee contenute nei libri,possano incidere veramente sulla Realtà.

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  2. Bellissimo commento Luis… non avrei saputo rendere meglio l’idea di fondo.

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  3. Un libro: tra i tanti, naturalmente. Come non salvare “Il gioco del mondo” di Julio Cortàzar? Sarebbe un delitto. Più che spiegarne le ragioni, per me vale semplicemente provocare chi non l’ha letto.
    Se cercate un romanzo che vi immerga senza remissione nel luogo dello spirito in due ambienti (Parigi e Buenos Aires) per lunghi tratti densamente oscuri e persino squallidi ma così carichi di forza da spingere incessantemente i principali protagonisti verso la ricerca del “Centro” (ovvero il tentativo di avvicinarsi allla comprensione del senso della vita), ebbene lì c’è l’incanto di un paradosso esistenziale che vi rimarrà addosso per sempre.
    E da non dimenticare: non è un’opera sperimentale né scritta con l’obiettivo di épater, come taluni con una certa superficialità dicono o scrivono. Fate leggere questo libro.

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  4. “Les Miserables” di Victor Hugo. In esso c’è tutto; l’accettazione del destino, la redenzione dopo la colpa, l’alito di progresso dei popoli, la perfetta ricostruzione della storia del XIX° secolo, la grande caratterizzazione dei personaggi, lo stile e la grandezza della scrittura.

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  5. Per me “Neuromante” di William Gibson non può mancare tra i libri da salvare.
    Un viaggio immaginifico in un noir con tocchi lirici,con uno stile di scrittura crudo e distaccato, surreale, dove si amalgama alla perfezione il viaggio lisergico e la nuova era virtuale, in un lampo di luce al neon, shock di fibre ottiche e visioni dal grandissimo fascino.Attualissimo.

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