Inizia un nuovo anno, e con gennaio gli Alieni Metropolitani si sono chiesti: “Se il mondo fosse finito, ma l’umanità si fosse salvata, da quale libro potrebbe ricominciare?”.
Ecco lo Speciale “Libri da Salvare”, nel quale, ognuno di noi, tra mille contraddizioni e sacrifici, ha deciso di salvare un solo testo, condividendo con i lettori ragioni e motivazioni.
Di giorno in giorno, per questa settimana, inseriremo nuovi testi.
Nondimeno vi invitiamo fin da ora, nello spazio lasciato ai commenti “What do you think?”, a condividere con tutti i lettori del portale, la vostra personalissima risposta alla domanda: quale libro salveresti?
OPERE SALVATE
Lezioni Americane – Italo Calvino
Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
Opinioni di un Clown – Henrich Boll
Don Chisciotte della Mancia – Miguel de Cervantes
Delitto e Castigo – Fedor Dostoevskij
Di cosa parliamo quando parliamo d’amore – Raimond Carver
29 gennaio 2013
La strada di McCarthy è per me, un libro essenziale. Crudo e lirico allo stesso tempo,uomini ridotti alla loro cifra non più divisibile, la natura devastata e impassibile.Dietro e dentro questo capolavoro,ho visto scintillare una pietra preziosa per tutti, la speranza in un nuovo inizio,in un nuovo modo di convivere con gli altri.I grandi libri sono stati e sono occasioni per ricomiciare a vivere in un Mondo Nuovo. Noi siamo già dei sopravvissuti,quando crediamo che le idee contenute nei libri,possano incidere veramente sulla Realtà.
29 gennaio 2013
Grazie Luis. Bellissimo contributo.
29 gennaio 2013
Bellissimo commento Luis… non avrei saputo rendere meglio l’idea di fondo.
30 gennaio 2013
Un libro: tra i tanti, naturalmente. Come non salvare “Il gioco del mondo” di Julio Cortàzar? Sarebbe un delitto. Più che spiegarne le ragioni, per me vale semplicemente provocare chi non l’ha letto.
Se cercate un romanzo che vi immerga senza remissione nel luogo dello spirito in due ambienti (Parigi e Buenos Aires) per lunghi tratti densamente oscuri e persino squallidi ma così carichi di forza da spingere incessantemente i principali protagonisti verso la ricerca del “Centro” (ovvero il tentativo di avvicinarsi allla comprensione del senso della vita), ebbene lì c’è l’incanto di un paradosso esistenziale che vi rimarrà addosso per sempre.
E da non dimenticare: non è un’opera sperimentale né scritta con l’obiettivo di épater, come taluni con una certa superficialità dicono o scrivono. Fate leggere questo libro.
3 ottobre 2013
“Les Miserables” di Victor Hugo. In esso c’è tutto; l’accettazione del destino, la redenzione dopo la colpa, l’alito di progresso dei popoli, la perfetta ricostruzione della storia del XIX° secolo, la grande caratterizzazione dei personaggi, lo stile e la grandezza della scrittura.
23 dicembre 2014
Per me “Neuromante” di William Gibson non può mancare tra i libri da salvare.
Un viaggio immaginifico in un noir con tocchi lirici,con uno stile di scrittura crudo e distaccato, surreale, dove si amalgama alla perfezione il viaggio lisergico e la nuova era virtuale, in un lampo di luce al neon, shock di fibre ottiche e visioni dal grandissimo fascino.Attualissimo.