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Opinioni di un Clown – Henrich Boll

Libro salvato da Ilaria Bonfanti

Scegliere il libro da recensire per lo speciale di questo mese è stato veramente complicato; sapevo che sarebbe stata una decisione lunga e particolarmente ostica ma non pensavo fino a questo punto.

Le ore infinite trascorse sui mezzi pubblici carioca mi hanno vista decisamente combattuta: sono passata da Dostoevskij a Kafka con impressionante velocità; successivamente mi sono ritrovata in quella selva, oscura quanto spettacolare, che è la Divina Commedia. C’è stato poi uno stop significativo davanti alle Memorie di Adriano ed alla Trilogia di Calvino.

Continuavo a pensare ai libri più “belli” letti in questi anni, a quelli che mi avevano tenuta sveglia per notti intere, alle storie che mi hanno cambiato la vita e a quelle con cui ho litigato per mesi e mesi cercando di capire cosa volessero dirmi.

Il tamburo di latta, La coscienza di Zeno, e poi Wilde, Orwell, Kerouac; la lista mi pareva infinita e non riuscivo a vederne una via d’uscita.

A Rio capita spesso che ai semafori ci siano persone che improvvisano spettacoli: cantanti, ballerini, pagliacci. Credo sia stato in uno di quei frangenti in cui ho preso la mia tanto sofferta decisione:

Opinioni di un clown.

Strana, la vita, ore passate a pensare alle storie più fantastiche che avessi mai letto e, invece, la scelta “finale” è ricaduta su un libro che parla di una “brutta storia”, senza colpi di scena e senza lieto fine, un romanzo privo di avventure entusiasmanti o di geniali passaggi letterari.

Opinioni di un clown è un libro triste, a partire dallo scenario: una Bonn post-bellica caratterizzata da una società sempre più ipocrita, attaccata al materialismo e ad un finto cattolicesimo borghese. È un romanzo ironico e cinico che passa in rassegna la Germania nella fase successiva al nazismo, condannandola in tutto e per tutto.

È una storia raccontata in prima persona da un pagliaccio, ma il sorriso del lettore è amaro.

Hans Schiner è un clown che ha smesso di far ridere, un giovane uomo che dopo anni passati a girovagare si ritrova nella sua casa, nella sua Bonn, senza fidanzata e costretto a rimanere fermo di fronte a un se stesso senza cerone.

Mi guardai allo specchio: i miei occhi erano completamente vuoti, per la prima volta non avevo bisogno di fissarmi allo specchio per una mezz’ora e fare ginnastica facciale per svuotarli. Era il volto di un suicida.”

Il romanzo si svolge in un arco temporale estremamente ridotto, in una casa poco vissuta e le opinioni del narratore ci accompagnano fino a lasciarci senza energie, con la speranza che qualcosa cambi, che le pagine rimanenti non assecondino lo sconforto del protagonista.

Hans Schiner è un eroe sconfitto dalla società, quella stessa società che non è però riuscita a cambiarlo a suo piacimento.

Opinioni di un clown è un testo difficile, e non per come è scritto, ma per quello che dice, per le sensazioni che trasmette, per la realtà che traspare pagina dopo pagina, nel suo squallore, nella sua fatica, nella sua verità.

Questo romanzo non è fatto per evadere dalla realtà, ma è la prova innegabile che anche sulla desolazione di quest’ultima si può scrivere un capolavoro.

Ilaria Bonfanti
[email protected]

Author: Ilaria Bonfanti

"Dammi del caffè (molto) nero bollente, una zucca da mettere nel forno e una bic nera senza gel, senza cappuccio e senza troppi fronzoli e ti assicuro che siamo già sulla buona strada. Aggiungici i miei ventisette anni e una vita divisa tra Bergamo e Rio de Janeiro, vita che mi ha resa una polentona con il sorriso carioca. Vanno a completare il quadro un giradischi che non smette mai di suonare musica, quella stessa musica rubata ai vari mercatini di antiquariato e, una montagna di libri. Libri che stanno nella testa, nei ricordi, nelle intenzioni e in giro per tutta la casa. Colleziono Baroni rampanti nelle diverse lingue, adoro andare al mare in bicicletta, stare in silenzio in autunno e rubare l'uvetta dalle fette di panettone. Non sopporto le colazioni fatte di fretta, le persone arroganti e il mese di novembre. Questa sono io e, con un po' di fortuna, ci capiterà di scontrarci in una libreria in giro per il mondo."

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2 Comments

  1. Trovo che la scelta di questo libro sia particolarmente indovinata. Sin da Shakespeare, il clown-buffone è l’unico che può dire la verità al Re…

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  2. Anche a me è venuto in mente di recensirlo vedendo i clown ai semafori (A Torino, però) http://gynepraio.com/2013/07/26/bookshelf-le-opinioni-di-un-clown/

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