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Gatti molto speciali – Doris Lessing

Recensione di Giorgio Michelangelo Fabbrucci

 

A volte accade, e non di rado, che in letteratura lo scrittore focalizzi la sua attenzione su quelle creature che con l’essere umano condividono questo pianeta. Quando questa peculiare sensibilità si posa sul morbido manto di un gatto, succede spesso qualcosa di speciale, come se quella creatura conservasse nella sua piccola ed elegante figura, tutti i misteri del mondo.

Un gatto nero è saltato nelle pagine dei racconti di Edgar Allan Poe (in “Racconti del grottesco e dell’arebesco”); un altro, magico e stralunato, appare e scopare con il suo sorriso sornione ne “le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll; vi è anche un gatto letterato che, con arroganza, ci racconta la sua vita ne “le considerazioni filosofiche del Gatto Murr” (di Ernst Hoffmann); per non parlare di quella complessa società di gatti parlanti che hanno guidato nelle sue avventure il Signor Nakata (in “Kafka sulla spiaggia” di Haruki Murakami).

“Gatti molto speciali” di Doris Lessing (Premio Nobel per la Letteratura nel 2007) è un libello molto speciale che narra, con strepitosa eleganza, le vicende di quei gatti che, con la scrittrice, hanno condiviso una parte di vita. I gatti di Doris Lessing sono custodi e testimoni della vita dell’autrice; una vita che, senza di loro, non sarebbe stata così gravida di gioie, affanni e consapevolezze.

Il testo ripercorre cronologicamente la vita della Lessing. Dalla fanciullezza  nella colonia inglese della Rhodesia (dove si era recata con la famiglia nel 1925, all’età di sei anni, per condurre la difficile esperienza dei coltivatori di Mais), sino alla sua maturità in Gran Bretagna. Tanti piccoli e favolosi racconti di vita reale che trovano nei gatti non solo il centro della narrazione, ma anche lo spunto per la riflessione personale e la critica sociale.
Attraverso gli occhi e le vicende di questi gatti molto speciali l’autrice condivide con il lettore aspetti tragici e coinvolgenti della propria intimità, descrivendo e giudicando al contempo le manie, le storture e le debolezze della società britannica.

“Gatti molto speciali” è un testo davvero prezioso. Prende il lettore allo stomaco, per poi liberarlo, accarezzarlo, intenerirlo e infine schiaffeggiarlo. Suscita emozioni forti, mantenendo puntata l’attenzione sui comportamenti e i sentimenti dei felini.

La Lessing non umanizza il gatto, non lo trasforma in un personaggio di fantasia, o in un figlio dell’incubo; all’opposto, lo mostra al lettore per ciò che è, riuscendo, con stile sublime e godibile, a illuminare la complessità dei sentimenti e dei comportamenti di questi animali.

Doris Lessing con queste mémoirs feline regala alla storia della letteratura un punto di vista unico, intelligente, a cui non manca l’amore:
“Quando si conoscono i gatti , quando si è passata una vita insieme ai gatti, quel che rimane è un fondo di sofferenza, un sentimento del tutto diverso da quel che si deve agli umani: un misto di dolore per la loro incapacità di difendersi, e di senso di colpa a nome di tutti noi”.

Giorgio Michelangelo Fabbrucci
[email protected]
 
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Author: Giorgio Michelangelo

Giorgio Michelangelo Fabbrucci (Treviglio, 1980). Professionista del marketing e della comunicazione dal 2005. Resosi conto dell'epoca misera e balorda in cui vive, non riconoscendosi simile ai suoi simili, ha fondato gli Alieni Metropolitani... e ha iniziato a scrivere.

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