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Persone e personaggi. Scrittori e benefattori. Storie e racconti

Mettiamo che Nonna mi abbia detto in maniera parecchio convincente che tutto ciò che davvero esiste della mia vita è limitato a quello che se ne può raccontare. [...] Be’, credo che non sia esattamente che la vita va raccontata anziché vissuta; è piuttosto che la vita è il suo racconto, e che in me non c’è niente che non sia o raccontato o raccontabile. Ma se è davvero così, allora che differenza c’è, perché vivere?

(DFW, La scopa del sistema)

La notizia da prima pagina del Corriere della Sera, in questa torrida vigilia di Ferragosto, è di quelle sorprendenti, scioccanti al punto giusto. Di quelle che catturano i lettori da spiaggia, facendo loro dimenticare per qualche minuto gli strilli del bambino del vicino d’ombrellone e questo caldo infernale.

Tentato omicidio: in manette l’eroe di Katrina e di Dave Eggers. Avrebbe assoldato un killer per far uccidere la ex moglie e il figlio ventiduenne di lei.

L’eroe presunto omicida è l’americano di origine siriana Abdulrahman Zeitoun; Katrina l’uragano che nel 2005 devastò l’intera costa del Mississippi e l’Alabama; Dave Eggers il celebre scrittore americano (già autore de L’opera struggente di un formidabile genio ) che alla vicenda di questa persona dedicò un libro intitolato, appunto, Zeitoun, tradotto e pubblicato in Italia da Mondadori.

Si tratta di romanzo non-fiction sui giorni dell’inaspettato disastro a New Orleans che utilizza come punto di fuoco la vita di questo americano di origini musulmane che, post 11 settembre, messa in salvo la famiglia, malgrado le discriminazioni subite nel passato, restò nella città per prestare soccorso a vicini di casa e sconosciuti, cavalcando l’inondazione a bordo della celebre canoa  ritratta in copertina.

E ora questa brutta vicenda, che mette in imbarazzo lo scrittore Eggers ed il regista Johnatan Demme (il romanzo sarebbe infatti stato presto trasposto in un film) tanto da costringerli ad una (molto poco letteraria) dichiarazione di solidarietà nei riguardi delle vittime del presunto reato dalle pagine del sito della Zeitoun Foundation, l’organizzazione benefica nata proprio grazie ai fondi ricavati dalle vendite del romanzo.

I bene informati dicono che l’immagine dell’eroe è compromessa, che le vendite del libro crolleranno e che, forse, la  fondazione non reggerà il colpo.

Cose che capitano, quando si confondono le persone con i personaggi, gli artisti con i benefattori, la cronaca con la letteratura. Quanto a noi, cari lettori, della storia continueremo a disinteressarci. Ciò che conta, nel nostro campo, è solo il racconto.

Raffaella Foresti
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