Il SUV svolta l’angolo con i Santi a bordo. La macchina è nuova e i sedili di pelle. L’odore della pelle nuova solletica le narici dei Santi.
La concentrazione è totale nell’abitacolo. Si sentono le solite note della solita canzone a volume altissimo, smack my bitch up.
Il mantra collettivo che ognuno dei Santi si ripete nella propria testa: in caso di cattura, autoeliminarsi.
Questa regola è essenziale affinché tutti i soldi inviati alle varie associazioni umanitarie non rischino di essere requisiti.
Il SUV rallenta. Il SUV accosta. Il SUV si ferma.
Siete pronti? dice Carbone.
Carbone, nome in codice: Tergicristallo. Mossa da combattimento letale: braccio alzato, angolo gomito a 90 gradi. Sferra un colpo devastante con dorso mano pugno chiuso, fracassa osso mandibolare.
Ci sono quattro ragazzi nel SUV, quattro Santi.
Aspetta un secondo, dice Goizo.
Respira, respira, respira. È il suo rituale. Lo fa tre volte, poi dice: pronto.
Goizo, nome in codice: braccio di Gru. Mossa da combattimento letale: chiude dita mano destra scende a picco, spacca testa come cocomero.
Ok andiamo, dice Carbone.
Fermati lì e aspetta con il motore acceso, dice Carbone rivolto a Cammi.
Cammi taglia l’aria con il mento. Significa sì. Che ha capito. Cammi è l’autista, muto.
Cammi, nome in codice: Torcibudella. Mossa da combattimento letale: infila mano a piatto in intestino, apre varco e estrae budella.
Sono in quattro.
Il quarto Santo è Milos.
Milos, nome in codice: Schiacciasassi. Mossa da combattimento letale: pugno chiuso, potenza terribile, rompe sterno.
Indossano le maschere da Gesù Cristo ed escono dalla macchina come fulmini.
Prima banca: ore 08.30 Ciampino (Roma).
Milos, Goizo, Carbone, impugnano un classico di tutti i tempi AK-47.
Milos si dirige verso la guardia della banca. La guardia è vicina all’interno della banca. Milos non dice nulla, tira fuori il mitra, prende la mira e con il calcio dell’arma colpisce in testa la guardia giurata prima che questa finisca di gustare il sapore del caffè della mattina. Una mossa da tennista.
Dammi l’arma, intima Milos.
La guardia tramortita dal colpo e sanguinante cerca di capire se sta guardando un film o se ne è protagonista. Si slaccia la fondina ed estrae la pistola, consegnandola.
Lentamente, dice Milos.
Lentamente, obbedisce la guardia.
Milos afferra l’arma e dice: entra dentro, svelto. Facci strada, svelto.
La guardia è poco reattiva dopo il colpo in testa. Milos grida muoviti cazzo e la colpisce con un pugno sul fianco. La guardia si muove.
Abbiamo tre minuti, dice Carbone.
Entrano nella banca e puntano gli AK.
Mettetevi tutti in ginocchio e pregate il vostro Messia, grida Carbone.
Oh Dio, si spaventa un tipo in giacca e cravatta, puntato dalla bocca dell’AK.
Siamo solo i Figli Dio, dice Milos rivolto al tipo in giacca e cravatta.
Non muovete un muscolo o questa banca diventa un cimitero. Non abbiamo tempo, signori, quindi statevene buoni e zitti.
Goizo e Milos si infilano dietro gli sportelli dove gli impiegati sono inginocchiati.
Sanno quel che devono fare.
Hanno studiato il posto.
Perché una piccola banca di provincia? Perché è più facile. Nessuno si fa male. Nessuno vuole fare l’eroe. È solo un conto alla rovescia nella speranza che tutto finisca il prima possibile. E poi, soprattutto, un colpo a una piccola banca, chi se lo aspetta?
Carbone si trova al centro della banca dove tiene tutti sotto controllo. Mitra spianato che oscilla verso gli inginocchiati. Sulla canna si riflettono i neon della banca.
Dice: magari qualcuno di voi si sarà svegliato stamattina facendo le solite cose, i propri rituali, scegliere la cravatta, fare colazione, accompagnare i figli a scuola, pettinarsi alla specchio, riflettendo sulla solita routine, la solita storia, ripetere le stesse cose e arrivare intatti in fondo alla giornata. Invece vedete che non dovete disperare. La vita vi riserva sempre qualche novità. L’avreste mai immaginato di venire derubati da un gruppo di Gesù Cristi?
Carbone fa una pausa durante la quale fa volteggiare l’AK coprendo tutte le superfici corporee delle persone presenti al suo monologo.
Riprende a parlare.
E chi se le immagina certe cose? Voi signori oggi perderete tutto, ma nel tempo vi riprenderete e recupererete il vostro denaro, mentre nel mondo, signori, ci sono persone che non hanno niente e come voi, devono mangiare, bere, e arrivare in fondo alla loro cazzo di giornata. La loro unica routine è tentare di rimanere vivi.
Tre minuti, la durata del monologo di Carbone.
Tutto stabilito.
I ragazzi sanno che terminata la frase rimanere vivi, bisogna schizzare via.
Arrivederci signori, è stato un piacere parlare con voi. Spero non ve l’abbiate a male e anche se fosse, pensate che tutto è avvenuto per una causa superiore. I Santi se ne vanno e vi danno la loro benedizione.
Detto questo, Milos, Carbone e Goizo escono dalla banca e si infilano in macchina. Cammi parte a razzo.
Smack my bitch up.
Il SUV supera la via e torna un pezzo dietro, fa il giro di una piazza, poi infila una strada sulla destra.
E si ferma.
Ok, siete pronti ragazzi?
Aspetta.
Ora?
Ok.
Andiamo.
Ore 8.50.
I Santi derubano la seconda banca a soli due chilometri dalla prima.
Fase uno bloccare la guardia all’ingresso, quasi sempre distratta e poco agile. Facile come prendere una farfalla con una racchetta da tennis. Disarmare guardia. Irruzione. Tutti inginocchiati.
Monologo di Carbone:
Magari qualcuno di voi si sarà svegliato stamattina facendo le solite cose, i propri rituali, scegliere la cravatta, fare colazione, accompagnare i figli a scuola, pettinarsi alla specchio, riflettendo sulla solita routine, la solita storia, ripetere le stesse cose e arrivare intatti in fondo alla giornata. Invece vedete che non dovete disperare. La vita vi riserva sempre qualche novità. L’avreste mai immaginato di venire derubati da un gruppo di Gesù Cristi?
Solita pausa teatrale. l’AK volteggia e ispeziona la paura di tutti i presenti. Riprende a parlare.
E chi se le immagina certe cose? Voi signori oggi perderete tutto, ma nel tempo vi riprenderete e recupererete il vostro denaro, mentre nel mondo, signori, ci sono persone che non hanno niente e come voi, devono mangiare, bere, e arrivare in fondo alla loro cazzo di giornata. La loro unica routine è tentare di rimanere vivi.
Smack my bitch up.
Ore 9.10 derubano la terza.
Smack my bitch up.
E la quarta, ore 9.30.
Sanno che questo è possibile, sanno che mentre la polizia andrà alla prima banca, loro staranno entrando nella seconda, e quando la polizia entrerà nella seconda, loro saranno alla terza.
È tutto calibrato.
Guardia e ladri, le guardie perdono, i ladri vincono.
Poi spariscono nel nulla, come un miracolo.
Un miracolo di Gesù Cristo.
Smack my bitch up.
Nuova destinazione via Togliatti, Roma – sfascio di Ercole.
Ercole vede entrare il SUV.
Cammi strizza l’occhio a Ercole.
Ercole sa che quando vede Cammi la giornata sarà meravigliosa.
Infatti Cammi tira fuori una busta e la passa a Ercole.
Ercole dice: è quella.
Indica la nuova macchina e dice: al resto penso io. Ciao ragazzi.
Jeep Wrangler nera.
I quattro Santi entrano in macchina, Cammi al posto di guida.
Ripartono.
Smack my bitch up.
Si dirigono al loro pub.
Carbone inizia a contare i soldi. Poi dice: Goizo sono poco più di 500 mila. Dividi in cinque parti da 100.
Una parte è per una delle attività benefiche segnate sulla lunga lista che Carbone tiene nella tasca interna della giacca. Carbone tira fuori il foglio piegato e lo stira sul bancone del pub e prende una penna. Depenna l’associazione umanitaria al numero sei della lista.
Prende un foglio di carta, ci scrive sopra DONAZIONE ANONIMA. Gli passano un borsello e una scatola.
Goizo dice: ecco, sono 100 mila.
Carbone raccoglie le banconote e le infila nel borsello e poi nel cartone. Scrive FRAGILE sul cartone e lo chiude con il nastro adesivo. Consegna un foglietto con l’indirizzo a Cammi e dice: vai. Ci vediamo stasera.
Cammi prende cartone e indirizzo e sparisce dalla porta.
Le maschere, gli AK e il denaro vengono chiusi in una busta di plastica ermetica e infilati nel barile di birra. Ha la funzione di un barile di birra, ma contiene l’occorrente per una rapina in stile Santi.
Non se ne accorgerà mai nessuno.
La prima parte della giornata è finita.
Inizia la seconda parte.
Chi vuole una birra?
Carbone canta.
Yeah, I’m on the energy source
The cosmic force
With prodigy
Kicking astrology
My intellect’s the power
With diesel power
Blows your mind drastically, fantastically
Blows your mind drastically, fantastically
Blows your mind drastically, fantastically
Blows your mind drastically, fanta
Eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh
Carbone, nome in codice: Tergicristallo. Mossa da combattimento letale: braccio alzato, angolo gomito a 90 gradi. Sferra un colpo devastante con dorso mano pugno chiuso, fracassa osso mandibolare.
Capo dei Santi.
Anni 26.
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Una racconto breve di Gianluca Vittori
14 aprile 2012
carinello!
17 aprile 2012
grazie, soprattutto per -ello. carino lo trovo un termine imponderabile. Mentre con -ello cambia tutto.