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Il Bastardo – Erskine Caldwell

Recensione di Yuri Rutigliano

Il Bastardo di Erskine Caldwell è un vero e proprio bastardo, in tutti i sensi: figlio di prostituta e di padre ignoto, oltre ad essere una persona spregevole e violenta. Gene Morgan, questo il suo nome, agisce in un mondo disumano e disumanizzato, crudele, nel quale è annullata ogni regola sociale e una discussione, come se fosse la cosa più normale, può finire a revolverate. In questo universo privo di ogni rispetto per la dignità umana, una ragazza in difficoltà non rappresenta una possibilità di riscatto, al massimo un’occasione di stupro.

Nel mondo raccontato da Caldwell, la brutale tragicità dei personaggi si consuma senza nessuna poeticità, senza il più fievole barlume di redenzione. Gli eventi sono narrati in maniera oggettiva, annullando completamente qualsiasi empatia tra lettore e protagonista, perché è impossibile comprendere il crudele e animalesco animo di Gene, obbediente solo ai propri impulsi più bassi.

Dimenticate la complicità, quella sottile simpatia che si insinua nel sangue leggendo Bukowski o Fante. Il Gene Morgan di Caldwell non ha nulla in comune con gli allampanati antieroi degli scrittori citati.

Nonostante Gene Morgan susciti ribrezzo e schifo, è impossibile condannarlo completamente. Addentrandosi nel racconto, entrando con tutti i sensi nel mondo creato da Caldwell, ci si accorge che Morgan non è un Bastardo in un modo di angeli. Intorno a Gene, troviamo altri personaggi miseri e deplorevoli, che hanno sostituito al loro lato umano la più bieca bestialità. C’è un aspetto che impedisce di condannarli definitivamente. Resta il beneficio del dubbio che la loro disumanità non sia una scelta, ma solo un adattamento alla natura anch’essa brutale, orribile e pericolosa.

Nella visione di Caldwell, infatti, se i personaggi sono bruti senza speranza, anche una calda giornata di sole può trasformarsi in aguzzina: “Nel fondo del torrente il cielo convesso concentrava i raggi del sole come una lente infocata. Se per caso c’era un buco nella camicia, il sole gonfiava la pelle finché scoppiava esponendo la carne viva”.

Nulla si salva. Non c’è spazio per redenzione o liete fini. Quella piccola scintilla di normalità, il rapporto tra Myra e Gene, piccola isola di sentimento quasi normale, non riesce a sopravvivere a quella sorta di primordiale maledizione che contagia perfino le parole del racconto. Nemmeno l’amore riuscirà a sottrarsi dalla sventura. Anzi, sarà proprio il suo frutto a pagare in maniera più evidente la brutalità del mondo circostante. Leon, il figlio di Gene, troverà la propria maledizione fin nel proprio aspetto e, pur essendo senza colpa, sarà motivo di vergogna per i propri genitori.

La stile di scrittura è asciutto, secco, quasi riflesso dell’aridità interiore delle vite raccontate. Se per i contenuti Caldwell è avvicinabile a Faulkner, le differenze fra i due stili sono notevoli. Il Bastardo sicuramente non è il miglior racconto mai scritto. Stile e contenuti, però, si riflettono l’uno nell’altro dando vita ad una unione che sfiora la perfezione.

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Author: Alieni Metropolitani

Gli Alieni Metropolitani non cercano soluzioni. A volte ne trovano… é irrilevante. Appartengono alla Società e con sguardo consapevole ne colgono l’inconsistenza. Non sono accomunati da ideologia, religione o stile di vita ma da una medesima percezione del mondo. Accettano i riti della vita, riuscendone a provare imbarazzo. Scrivere! Una reazione creativa alla sterile inconsistenza del mondo.

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3 Comments

  1. Non ho letto il libro ma dalla recensione mi sembra di individuare tutto il senso di sconfitta e lo sfacelo esistenziale di William Faulkner. Secondo voi è giusto?

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  2. Sì, direi proprio di sì, come ho scritto nelle ultime righe di questa recensione. I contenuti di Caldwell sono molto simili a Faulkner. I due stili sono, però, molto differenti. Caldwell riflette l’aridità dei personaggi in una scrittura secca e asciutta, Faulkner invece ha fatto storia con i suoi periodi lunghi ed elaborati.

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  3. Oggi ho cercato il libro per comprarlo ma non si trova. Peccato. Proverò con i negozi di libri usati

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