Da lunedì 23 a martedì 31 gennaio gli Alieni Metropolitani dedicano al grande David Foster Wallace il primo speciale monografico dell’anno. Recensioni e saggi che abbracciano eterogenei punti di vista sull’autore, evitando così la noia monocorde tanto delle agiografie, quanto delle scomuniche.
Opere Trattate
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- La Scopa del Sistema (Einaudi, 2008) – Recensione 23 01 2012
- Infinite Jest (Einaudi, 2006) – Recensione 24 01 2012
- Tennis, tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)(Minimum Fax, 1999) – Recensione 26 01 2012
- Verso Occidente l’Impero dirige il suo corso (Minimum Fax, 20o1) – Recensione 27 01 2012
- Brevi interviste con uomini schifosi (Einaudi, 2007) – Recensione 28 01 2012
- Oblio (Einaudi, 2004) – Recensione 29 01 2012
- Considera l’Aragosta (Einaudi, 2006) – Recensione 30 01 2012
- The Pale King (Einaudi, 2011) – Recensione 31 01 2012
Wiki Bio
Wallace nasce a Ithaca, New York, il 21 febbraio 1962 da Donald Wallace e Sally Foster Wallace. Fino alla quarta elementare, Wallace ha vissuto a Champaign, Illinois, per poi trasferirsi a Urbana, dove ha frequentato la Yankee Ridge School. Iscritto all’Amherst College, la stessa università del padre, si è laureato nel 1985 in letteratura inglese e in filosofia, con una specializzazione in logica modale ematematica, per poi frequentare il primo semestre del corso di filosofia presso l’università di Harvard, che abbandonò alla fine del 1989dopo il ricovero alla clinica psichiatrica McLean’s. La sua tesi in filosofia sulla logica modale, intitolata Richard Taylor’s ‘Fatalism’ and the Semantics of Physical Modality, soggetto del saggio del 2008 del New York Times Consider the Philosopher, è stata premiata con il Gail Kennedy Memorial Prize. Nel 1987 ha ottenuto un Master of Fine Arts in scrittura creativa alla University of Arizona.
Ha insegnato alla Illinois State University per gran parte degli anni novanta e nell’autunno del 2002 è diventato professore di scrittura creativa e letteratura inglese al Pomona College, in California.
Il suo romanzo d’esordio, La scopa del sistema, si ispira alla sua seconda tesi universitaria, ed esce nel 1987. Il mondo della critica letteraria nota subito il talento di Wallace che, a soli venticinque anni, si distingue per il suo stile ironico, complesso e acuto. Nel 1989 esce negli Stati Uniti La ragazza con i capelli strani, una raccolta di racconti che tocca temi tipici di Wallace e viene considerata un suo manifesto poetico e stilistico.
Il secondo romanzo, Infinite Jest, esce nel 1996 e Wallace diviene in poco tempo un autore di culto internazionale. La rivista Time lo include nella lista pubblicata nel 2006 dei100 migliori romanzi di lingua inglese dal 1923 al 2006. Il romanzo, considerato il capolavoro dello scrittore americano, descrive la complessità della società contemporanea: le difficoltà nei rapporti interpersonali, l’uso delle droghe, il ruolo sempre più importante del mondo dello spettacolo, dei media e dell’intrattenimento, l’esasperata competizione sociale, raccontata attraverso il tennis, sport praticato a livelli agonistici dallo stesso Wallace.
Definito dal New York Times un “Émile Zola post-millennio” e “la mente migliore della sua generazione”, la critica ha spesso paragonato David Foster Wallace ad autori celebrati come Thomas Pynchon, Don DeLillo, Vladimir Nabokov, Jorge Luis Borges. Considerato uno dei rappresentati della corrente letteraria Avantpop, ha ricevuto diversi premi, tra cui la MacArthur Fellowship.
Wallace è stato trovato dalla moglie, Karen Green, impiccato nel patio di casa sua a Claremont, in California, la sera del 12 settembre 2008.
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2 febbraio 2012
ma la sorpresa? :-(. r
11 aprile 2012
Lui non è morto. Sta preparando un saggio di 1000 pagine dal titolo “il suicidio come mezzo di comunicazione di massa e prova tecnica sulla ricezione di Dio”
3 giugno 2012
Sei un po’ criptico. Facci capire meglio il tuo pensiero. Poi si potrà dicuterne.
9 febbraio 2016
Okay I’m codiencvn. Let’s put it to action.
20 giugno 2012
Torno sulle “Opere trattate”. E noto che non si accenna alla raccolta “La ragazza dai capelli strani” dove si trova un autentico cammeo dal titolo” Piccoli animali senza spressione “. Che strano!