Esteemed Members of the Swedish Academy…
…inizia così la lettera aperta di The Millions, uno dei più importanti siti letterari indipendenti del mondo, all’Accademia di Svezia. Cosa o chi giustifica l’accorato appello che segue? Ancora lui, Philip Roth, e l’ennesima occasione mancata per dare allo scrittore di Newark il riconoscimento che gli spetta da anni.
Vi ho già dato conto, in un precedente articolo, dei meccanismi che determinano l’attribuzione del Nobel. Meccanismi che, proprio perché calati dall’altro, non possono essere messi in discussione.
In queste poche righe, tuttavia, voglio proporvi le riflessioni di The Millions sul tema Roth, traducendo per voi le conclusioni cui giunge.
Dopo aver studiato e analizzato, con obiettività, l’intera opera di Roth, biografia compresa, scrive The Million:
___ contributo diCiò che giustifica la candidatura di Roth al Premio Nobel non è il fatto che sia un bravo ragazzo; è che lui è un genio e, nel caso di Roth, il suo genio sta nella sua audacia. L’audacia non sempre gioca pulito. Non è politicamente corretta. La forza peculiare dell’audacia è la sua volontà di rompere le regole, di calpestare i tabù, di scuoterci, di svegliarci – e, sì, a volte di farci incazzare enormemente. Certo, l’audacia senza intelligenza genera spettacoli vuoti di senso, ma si dà il caso che Philip Roth sia lo scrittore più intelligente che ci sia in America, e che il suo lavoro, nel bene e nel male, brillante o puerile, sia tra i migliori che questo Paese abbia mai prodotto. Se Philip Roth non merita il Premio Nobel, non lo merita nessuno.