Tweet
clicca sulla copertina per raggiungere la pagina dell’editore

Vi presento Nathan Zuckerman, il celebre alter ego letterario, narratore o protagonista di numerosi romanzi di Philip Roth. Si tratta di un personaggio chiave di tutta la sua produzione letteraria dal quale, dunque, non possiamo prescindere.

Il volume intitolato Zuckerman, pubblicato da Einaudi nel 2009 con la traduzione di Vincenzo Mantovani, rappresenta l’edizione italiana di Zuckerman Bound: A Trilogy and Epilogue 1979-1985 pubblicato due anni prima dalla celebre LOA (The Library of America). Esso raccoglie quattro romanzi in cui Nathan Zuckerman è personaggio principale della narrazione: Lo scrittore fantasma (The Ghost Writer, 1979); Zuckerman scatenato (Zuckerman Unbound, 1981); La lezione di anatomia (The Anatomy Lesson, 1983); L’orgia di Praga (The Prague Orgy, 1985).

Quale modo migliore, dunque, per avvicinarsi a Roth, che leggere questi quattro romanzi uno dopo l’altro, collezionati in un unico libro?

Nathan Zuckerman si presenta ne Lo scrittore fantasma: entra in scena come un giovane di belle speranze (letterarie) ospite del grande scrittore Lonoff (Saul Bellow?). In Zuckerman Scatenato Nathan è un trentenne affermato scrittore alle prese con il successo. A quaranta viene colpito da un male misterioso: l’analisi, la convivenza e la ricerca della cura di questo male in La lezione di anatomia (dei quattro, il mio preferito). L’orgia di Praga costituisce l’epilogo di questa trilogia (e il più lodato): pagine di diario di uno Zuckerman tornato in forma, partito per la capitale ceca alla ricerca di alcuni racconti perduti.

Zuckerman Bound: il suo personaggio preferito e tutte le sue ossessioni. L’arte e la letteratura, il sesso e le illusioni, la vecchiaia e la morte. E la cultura ebraica, come sapete, con tutta la sua pruderie impietosamente dissacrata dallo scrittore. E una scrittura… ve ne accorgerete.

Quattro romanzi per un solo libro che, come ha scritto Harold Bloolm, nella sua complessità diventa molto di più – molto di più – della somma delle sue parti.

___

una recensione di Raffaella Foresti
[email protected]