Tweet Chiuse la porta. La riaprì di poco. Appoggiò parte del volto, forse il lato sinistro, sulla linea verticale abbandonata alla luce. Uno spiraglio. Osservò: un cortile; una donna e i suoi panni; un gatto grasso e un cane. La pupilla scivolava tra una sagoma e l’altra con la rapidità di un moscerino. Una goccia...