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La Città dei Sogni – Sesta puntata

Il lavoro nella soffitta andò avanti spedito. Dopo i primi timori, superata la goffaggine d’una nuova fatica, Davide si impratichì in fretta, spostando assi e spazzando polvere con grande foga. Rimise in ordine i libri sugli scaffali. Divise gli oggetti intatti da quelli rotti che pose in uno scatolone prima di buttarli. Poi tolse le tendine di ferro, svitando le viti arrugginite. I cuscini li sistemò negli angoli più umidi, a coprire i buchi dell’intonaco. Poi una doccia calda, cenò con la nonna soddisfatta, e tornò nella sua camera: stanco ed orgoglioso della buona opera. Già sotto le coperte, aprì il cassetto per estrarne il vecchio libro rovinato.
Questa la prima pagina:

“Caro lettore,
Non importa per quale ragione tu abbia tra le mani questo testo. Sappi che l’ho scritto di cuore, per far si che molti sappiano ciò che oggi è a conoscenza di pochi. Ti sarà di certo capitato di credere, subito dopo il risveglio, d’aver vissuto un’esperienza reale. Poi, iniziando la tua giornata, con il trascorrere dei minuti, avrai sicuramente definito quell’esperienza un sogno, oppure un incubo, o ancora avrai cancellato dalla memoria ogni ricordo. Quello che stai per scoprire in queste pagine è che tutto ciò che vivi in quei momenti è completamente vero. Ciò che vivi con la mente è realtà tangibile. E’ vita che scorre tra personaggi e strade. E’ città, è mare, è natura che fluisce come nel mondo materiale; tutto accade però, su un altro piano.
Nelle prossime pagine scoprirai come raggiungere coscientemente i luoghi del sogno, come vivere questa esperienza e come far convivere questa impresa con la tua vita quotidiana.
Se dunque non stai ridendo di queste mie prime righe e già credi che ciò che sta scritto in questo testo ti possa interessare, rompi ogni indugio e comincia la lettura.
Terminato il libro, se audace, potrai entrare a far parte della Città dei Sogni. “

Il Camminatore di Anime

Quella notte il nostro amico non chiuse occhio. A volte capita che un testo conquisti la mente ed il cuore di chi lo tiene tra le mani; lo si mangia (così dicono tutti) con gli occhi. Sarebbe assai difficile fare una classifica che ci informi su quali testi possano avvincere l’animo di voi lettori: di certo, il manoscritto di cui abbiamo appena letto l’introduzione, conquistò l’interesse del ragazzo, dalla prima all’ultima riga. Vi farà piacere sapere, o almeno così ritengo, che in quella notte Davide apprese ogni cosa, con una genialità, se così la si può chiamare, che posseggono solo i predestinati. In altre parole il giovane comprese che quelle strane visioni da lui provate, non erano affatto illusioni; piuttosto il riflesso di un’inclinazione, di una capacità, che in quel testo viene chiamata “la Goccia di Pindaro”. Goccia, poiché si dice dimori  nel sangue, come una foglia d’oro che galleggi nel mare. Non è dato sapere i fatti attraverso i quali questo talento si conquistò sì fatto nome; nondimeno possiamo conoscere che cosa questa magica goccia, provochi in chi la possiede.  Una volta che ne abbiano preso coscienza, i detentori della Goccia di Pindaro, chiamati da molti con il titolo di “Gondar”, potranno uscire dal corpo con la propria anima, perfettamente cosciente e senziente, copia esatta (anzi perfezionata) del proprietario. Oltre a questo portento, potranno tagliare il cordone ombelicale che trattiene l’anima al corpo, riuscendo così a navigare nel vero mondo dell’Iperuranio. Nel nostro caso i Gondar potranno altresì entrare nella Città dei Sogni (che voglio ricordare a tutti Voi non aver nulla a che vedere con la Città delle Anime, o con quella dei Morti), sotto forma di Speranza. Laddove un Gondar nutra una grande speranza, per l’appunto, potrà avventurarsi per l’onirica Urbe, sotto le mentite spoglie di un sogno.
Sul testo vi è scritto dell’altro ovviamente. Ma non voglio tediarvi oltremodo con la descrizione di articolati poteri, riti di trasformazione, teletrasporti e altre corbellerie. Vi basti sapere, e sono convinto lo troverete sufficiente, che Davide in quella notte comprese tutto e all’imbrunire della giornata successiva, dopo una rilassante passeggiata in compagnia della nonna, tentò il suo primo vagabondare.

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il romanzo d’appendice “La Città dei Sogni” continua domenica prossima…

scritto da Giorgio Michelangelo Fabbrucci

Author: Giorgio Michelangelo

Giorgio Michelangelo Fabbrucci (Treviglio, 1980). Professionista del marketing e della comunicazione dal 2005. Resosi conto dell'epoca misera e balorda in cui vive, non riconoscendosi simile ai suoi simili, ha fondato gli Alieni Metropolitani... e ha iniziato a scrivere.

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