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Cormac McCarthy – Figlio di Dio

Recensione di Giorgio Michelangelo Fabbrucci

Con questo romanzo sono sceso nell’abisso. Un averno lontano certo, sia geograficamente che cronologicamente: America del sud, inizi del secolo scorso. Il tratto che rimane nel cuore e sulla pelle (d’oca) è l’umanità. Forse è una caratteristica dei grandi autori: riuscire a raccontare l’inferno, lasciando una flebile ma consistente traccia di sentimenti profondi e reali. Può sembrare una follia ma Cormac Mccarthy è capace di narrare le nere vicende di un uomo tormentato, lasciando spazio alla delicatezza; come se, nei recessi più profondi dell’animo  dell’assassino più svergognato, esistesse ancora una traballante fiammella di grazia. Quella luce divina, di chi è stato creato a Sua immagine e somiglianza.

Leggendo il romanzo (e vi consiglio di farlo al più presto) vi potrà capitare di chiedervi: ma sto leggendo la storia di un uomo o di una fiera?

All’anagrafe Lester Ballard. Un nome e un cognome che non servono veramente a nulla, se non agli altri, ai cittadini, per identificare un figlio di Dio che non è mai piaciuto a nessuno. Il protagonista ci viene presentato pochi istanti prima della vendita all’asta della sua abitazione. L’unica scena di tutto il libro (eccezion’ fatta per la conclusione che non svelo) in cui Ballard sia circondato da una collettività di esseri umani. Poi la discesa nella solitudine. Un cammino, in senso narrativo e psicologico, verso l’imbarbarimento. L’uomo disperato diviene uomo isolato. L’isolamento accentua la diffidenza, favorisce la ferocia, che infine sfocia nell’assassinio e nella necrofilia.

Necrofilo [ne-crò-fi-lo] agg. Nel l. psicol., detto di persona che presenta una deviazione nel comportamento sessuale sentendosi attratta dai cadaveri; estens. che è patologicamente interessata da tutto ciò che riguarda la morte.

Eppure, in questa viscerale adesione alla morte (Lester ne è fautore ed amante) la disperazione lascia spazio alla sopravvivenza, descritta da Mccarthy magistralmente. Ballard abbandona il consesso civile e con esso le sue desolazioni. Ne abbraccia altre, ben più reali: la ricerca di una tana, la caccia per il cibo, lo sfogo dei propri istinti. Diventa una creatura selvatica, che vive le stagioni sulla sua carne, impara ad analizzare il movimento delle sue vittime come un falco la preda, si nasconde nelle grotte di cui conosce le interiora come un geco. Eppure è un figlio di Dio e quindi, sembra farci capire l’autore, non può vestire comodamente l’habitus della bestia. Rimane un elemento estraneo, una scheggia impazzita e sofferente, capace di sopravvivere ma non di adeguarsi al totale abbandono della coscienza, che Lester interpreta con il dizionario della violenza e della perversione, pur sempre capace di deviate e tenere accortezze:

Passò mezzanotte prima che la ragazza si fosse sciolta nelle membra abbastanza da poter essere spogliata. Ora giaceva nuda sul materasso, e i suoi seni giallastri occhieggiavano nella luce come fiori di cera. Ballard cominciò a infilarle i vestiti nuovi. […] La sistemava in diverse posizioni, poi usciva dalla casa e sbirciava dalla finestra, contemplandola. Dopo un po’ smise di uscire e rimase seduto, tenendola tra le braccia, toccandole il corpo sotto i vestiti nuovi. La spogliò molto lentamente, parlandole. Poi si tolse i pantaloni e si sdraiò di fianco a lei.

Un romanzo Potente come pochi altri. Leggetelo.

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Giorgio Michelangelo Fabbrucci
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Author: Giorgio Michelangelo

Giorgio Michelangelo Fabbrucci (Treviglio, 1980). Professionista del marketing e della comunicazione dal 2005. Resosi conto dell'epoca misera e balorda in cui vive, non riconoscendosi simile ai suoi simili, ha fondato gli Alieni Metropolitani... e ha iniziato a scrivere.

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3 Comments

  1. Condivido, grazie per la recensione e per lo speciale!

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  2. Si, è veramente bellissimo. Qualcuno ha letto Mason & Dixon di Pynchon, per parlarne un po’?

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  3. Presto verra’ pubblicato uno speciale su pynchon. Il prossimo speciale riguardera’ philip roth… Poi de lillo, pynchon e tutti i più’ grandi. Spero continui a leggerci
    Saluti
    AM

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