Tweet clicca sulla copertina per acquistare il libro “Pensavo allo sfacelo della seconda armata, più che alla villa invasa, ripensavo a quel fiume ininterrotto di contadini e di fanti: i carri dei poveri, le auto dei generali, i feriti abbandonati nei fossi. Non avevo mai visto tanti occhi devastati dal terrore. Gli occhi delle donne...
Federica Manzon – Intervista
Tweet D: quale lavoro intellettuale è stato necessario per accantonare l’impostazione di Editor ed assumere le vesti del narratore? Quanto il Tuo lavoro, la tecnica, l’esperienza nel riconoscere il miglior stile corrente, ha modificato la spinta al racconto? In realtà, i due lavori sono meno vicini di quel che può sembrare, soprattutto per quel che...
Di fama e di sventura – Federica Manzon – Recensione
Tweet Il romanzo di una vita. Quella di Tommaso. Un romanzo sulla vita. Quella degli incontri, delle sfide, degli abbandoni ed infine, dell’abbandono. Un romanzo potente e malinconico. Una sfida letteraria intrigante, giocata sul limitare dell’insubordinazione letteraria. Un romanzo dall’apparenza classica. Una biografia. Un racconto il cui narratore si rivela in fase avanzata, rimanendo celato...
Disegnare il Vento – Ernesto Ferrero – Recensione
Tweet Vi avverto: questa è una lucida recensione di parte. Ho conosciuto Ferrero attraverso la lettura di “N.” Il punto di vista inedito attraverso il quale veniva svelato l’animo dell’Imperatore dei Francesi in esilio all’Elba mi colpì nel profondo. Forse perché per una volta si parlava della nostra terra, delle emozioni di quel periodo e...
Ernesto Ferrero – Intervista
Tweet Professor Ferrero il suo testo si apre e si chiude con gli atti finali della vita di Capitan Salgari. Cosa l’ha portata a prediligere gli ultimi anni dell’autore? E’ la fine di una storia quella che la illumina tutta retrospettivamente e ci consente di darle un senso compiuto (o almeno di provarci). Nel nostro...
Tweet La morte ha il suo dannato fascino, e perdonate l’aggettivo scontato, ma proprio di questo si sta parlando: della nera signora, dalla sua falce, della sua iconografia classica, mitologica ed ingiusta che si porta via una moglie trentaseienne precocemente, sottraendola al focolare angelico a cui si era destinata. Lontana da un’interpretazione razionale o romantica...
Tweet Un libro ambientato nel 1980 nei mesi successivi al terremoto dell’Irpinia è un modo per parlare in maniera obliqua del sisma recente in Abruzzo? Il terremoto, come fenomeno della natura, apparenta tutte le civiltà cresciute lungo la dorsale appenninica, interessa cioè le popolazioni di una larghissima fascia geografica, dall’Emilia all’Aspromonte. Nel rievocare il sisma...
Tweet Paese inesistente sulle carte geografiche, sospeso nell’irreale mancanza di ufficialità nei confronti del mondo, Palmira ottiene un puntino sulle mappe in seguito alla sua scomparsa e ricostruzione. È il terremoto del 1980, ad un tempo, il responsabile della distruzione di tutti i quartieri e il mezzo per pervenire all’ufficialità. Ricostruita dopo il sisma irpino,...
Fragilità di Luce
Tweet La prima parola che venne giustiziata fu “dolore”. Poi i fucili dei militari eliminarono “pace” e quindi… “armonia”. E infine, quel primo giorno anche “lingua” cadde sotto i colpi del plotone di esecuzione. Il secondo giorno gli studenti uscirono dalle scuole, dalle università, e si radunarono nelle piazze, per essere blanditi da un bizzarro...
Tweet Linee liquide e drappi incandescenti gorgogliano nel vasto mare color porpora. Un esplosione di cromie caraibiche che giocano ad abbracciare il cielo. Con le gambe distese e la schiena ricurva, navigo sulla mia poltrona grigia, una chiatta comoda e sdrucita. Le mie narici come una bussola senza lancette. Chiudo gli occhi, serro lo sguardo...
Tweet La storia che vi sto per narrare probabilmente non si è ancora conclusa. Nondimeno voglio condividere con voi, miei cari lettori, alcuni dei fatti più impressionanti ed avvincenti che abbia avuto modo di vedere nella mia lunga vita. Non so dirvi dove oggi si trovi Davide, il giovane uomo (o ragazzo se preferite) che...
Jonathan Lethem – Chronic City
Tweet Chase Insteadman, ex star bambina della fiction Martyr & Pesty, vive di rendita. Sopravvive, di rendita, potremmo dire. Si aggira come una tigre tra gli esclusivi ambienti di Manhattan, tra le persone che contano, in un confuso quanto enigmatico sovrapporsi di maschere. Ed è fra queste maschere, mentre attende il ritorno, ormai impossibile, della sua...
Coffee Man
Tweet Il caffè sale schiumando e lui proprio non l’avrebbe mai detto. Non è scontato, per lui s’intende, che il caffè si faccia, che il sole s’alzi e che il gatto miagoli. Ciascuno evento rimane separato e ciascun evento resta, alla fine, solo un evento. Ecco. Ultimo piano. Cioè non proprio l’ultimo c’è ancora la...
L’Eutanasia va a teatro
Tweet Ho chiuso da cinque minuti il libricino. Bianco. Piccolo. Un costo spropositato a guardare le dimensioni del volumetto. Eppure li ritengo ben spesi, i sette euro, se penso che è lo stesso costo di un cocktail. Sulla copertina, in alto, a destra, una piccolissima dicitura: Einuadi Collezione di Teatro 406. Sotto, una fotografia in...
Il Ritratto
Tweet Nel buio della stanza l’Incendiario rimane seduto sulla poltrona. La minaccia è reale. La percepisce. Distintamente. L’Uccisore è con lui, nella stanza. Il fuoco nel caminetto si sta spegnendo. L’Incendiario lo osserva, malinconico. Sai perché sono qui? Dice l’Uccisore. Sì. Bene, allora parla. Non ho una spiegazione per il mio rifiuto. Solo non intendo...
Tweet Cammina. Piccoli spostamenti trascinati. Passi quasi annullati dall’emicrania, oppure dai nervi scordati. Si è deciso a lasciar la villa. Sfiora i profili delle librerie che pare amare. Potrebbero essere di rovere, di ebano scuro o ancora provenire dai pertugi di civiltà estinte. In vita sua ha visto di tutto. Vita che è stata corsa,...
POSTMODERNO ESISTENZIALE, PATRICIDA, FALLIMENTARE e ALIENO.
Tweet Parlare di postmodernismo sfuggendo alle accattivanti analisi accademiche, è un’impresa tutt’altro che semplice ed ordinaria. In primo luogo perché il termine postmoderno viene utilizzato per la prima volta in ambito accademico dallo storico Arnold Toimby
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