Racconto breve di Raffaella Foresti
Prontissima! Come sto?
Sei incantevole, tesoro.
Grazie amore, anche tu stai molto bene.
Sei emozionata? Oggi è il gran giorno! Ancora non mi sembra vero…
Lo so, anch’io quasi non ci credo! Ma come abbiamo fatto ad aspettare tutti questi mesi…
Amore… Aspettare è stata la scelta giusta. Che ti dicevo io? Te lo ricordi cosa ti dicevo? L’attesa prolunga il piacere e il nostro premio sarà molto più bello. Sarà speciale…. Come te topolina!
Ti prego ti prego, non resisto più! Prendi la tessera e andiamo!
Veniamo qua tutte le settimane e ancora mi perdo in questo supermercato. Ma dove li hanno messi?
Eccoli! Sono qui dietro!
Non li vedo! Dove? Dove sono?
Là! Su quello scaffale.
Belli Stupendi Fantastici!
Abbiamo atteso a lungo e ora finalmente i premi della raccolta punti “Crystal Noël” sono arrivati! Ora dobbiamo solo scegliere. Prima lei, madame!
No… prima lei, monsieur.
Va bene topolina. Come vuoi. Io scelgo il decanter. Sono dodici punti-cristallo più 5 euro.
Ottima scelta! Io invece voglio i fluttini per lo champagne. Sono sei punti-cristallo più 3 euro per due bicchieri. Direi di fare almeno un servizio da sei. Ci serve un servizio da sei.
Giusto, topolina. Però, pensavo, visto che prendiamo il decanter dobbiamo prendere anche i calici da degustazione.
Beh, sì… Ma quanti punti ci vogliono?
Fammi un po’ vedere… Sono sei bollini più 4 euro ogni due bicchieri.
Ma, scusa, noi quanti punti abbiamo?
Vuoi dire… sommandoli tutti?
No, guarda. Ma certo! Quanti punti-cristallo abbiamo, in tutto?
Dunque. Sono ventisette… ventotto… ventinove… Ventinove. Ventinove!
Ventinove? Ma come Ventinove?! Perché non l’abbiamo completata, quella tessera?
Non lo so, amore. Sono sorpreso quanto te! Forse che una volta ci siamo dimenticati di attaccare il punto?
Io non no dimenticato di attaccare nessun punto.
Certo. Allora… forse lo abbiamo perso…
Io non ho perso nessun punto.
Ah. Beh… l’avrò dimenticato io…
Non diciamo scemenze, amore. Non puoi aver dimenticato quello né altro. Non te lo avrei permesso.
E’ vero, amore. Ma… allora?
Allora è semplicissimo. Siamo stati derubati.
Derubati! Ma come derubati? Non è possibile!
E’ possibilissimo invece. Anzi è certo. E io so anche da chi. Ti ricordi quel sabato? Che siamo venuti a fare la spesa e abbiamo comprato il pepe e il cumino che erano in offerta?
Certo che mi ricordo.
E ti ricordi che, alla cassa, dopo di noi, c’era una nonna con la nipotina nel passeggino?
Comincio a capire…
E ti ricordi che mentre io mettevo tutte quelle confezioni di pepe e di cumino nelle borse, la bambina ha fatto cadere quel giocattolo… e tu ti sei chinato a raccoglierlo?
No! La nonna!
Precisamente. In quell’istante ha allungato la mano e ha preso uno dei nostri punti-cristallo. E’ andata per forza così. Mezzo, occasione, movente. E ti dirò di più. Sono settimane che non si vedono in giro.
Dio no! Se non mi fossi chinato a prendere quel giocattolo… E invece… la bambina… erano complici!
Povera creatura. Così piccola e già instradata verso il crimine. Possiamo solo provare compassione per lei. I nostri figli non saranno così.
Sicuro, mai. Ma prima di pensare ai nostri futuri figli abbiamo un problema da risolvere. Cosa possiamo fare ora?
Sto pensando…
I punti si potevano collezionare solo fino a settimana scorsa…
Sto pensando!
Amore io credo che…
Basta, ho deciso. Anche se abbiamo subito quello che abbiamo subito dobbiamo andare avanti. Sceglieremo i premi con i punti che abbiamo.
Ma… ne sei sicura?
Ho deciso.
Come vuoi tu amore. Allora, il decanter sono dodici punti più 5 euro…
Eh…
Poi per i flute abbiamo detto… sei per tre diciotto. Più i dodici del decanter…
Trenta. Siamo già fuori, senza contare i calici da degustazione. Senti, visto che con i calici proprio non ce la facciamo è inutile anche che prendiamo il decanter. Che te ne fai del decanter senza i ballon?
Va beh, un momento amore…
E poi dopo averlo usato lo devi anche lavare e asciugare. E lo devi fare bene, che se no ci restano sopra tutti i segni delle goccioline. Di sicuro non ci avevi pensato. Lascia stare, è molto meglio portare in tavola la bottiglia.
Scusa che c’entra, comunque è un bell’oggetto. Lo potrei anche usare per i fiori.
Bene, il reparto gardening è là in fondo. Vai a comprarti un vaso e lasciami prendere i miei bicchieri.
Eh, no! cara. Parliamo un po’ di questi “fluttini”. Eri tu o non eri tu quella che “Amore… stasera no… lo champagne mi ha fatto venire il mal di testa…”?
Beh, e allora? In effetti non avevo il mal di testa avevo la nausea. Dammi la tessera!
Non credo proprio.
Dammi la tessera!
Te lo scordi!
Dammi quella stramaledetta tessera!
No!
Stronzo!
Puttana!
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15 maggio 2011
Mi sono divertita! E mi sono anche un po’ rivista… ;-)Claudia
18 maggio 2011
in effetti è un gran racconto. l’uso del dialogo serrato non è così comune. è veloce, interessante sotto il profilo psicologico. bellissimo testo.